Casa Du
La villa nasce sul sedime di un edificio preesistente ma è l'orografia del terreno tipica del carso triestino degradante verso il mare a delineare la conformazione e gli ambienti interni.
Piani sfalsati, terrazzamenti e volumi compenetranti si diramano misurando lo spazio circostante in una esplosione di forme e volumi. Gli assi e le geometrie di progetto visibili in pianta sono rivolte ad accogliere le energie che il sito e la natura trasmettono per farle proprie, diventando fulcro e guida; ponte di comando, elevando l'uomo a capitano di un sistema che da millenni ha contraddistinto il rapporto tra l'essere umano e il logos. Si è realizzato una struttura che si integra perfettamente con la realtà del contesto , essa non vuole ergersi a dominio del luogo ma fondersi con esso in una dinamica articolata. Il disegno si dispiega gradatamente scoprendo man mano nuove vedute, nuovi disegni ritmici e nuovi raggruppamenti in una esperienza in evoluzione, eccitante e sorprendente. L'elemento ordinatore e di collegamento tra i vari volumi della casa è rappresentato dai piani orizzontali delle terrazze che si susseguono dal piano terra fino alla copertura, in un leitmotiv costante, tipico del paesaggio carsico costituito da terrazzamenti, giardini , punti panoramici, campi e orti.
La casa di conseguenza nei periodi estivi diventa filtro, la permeabilità tra interni ed esterni è scontata; il grande salotto posto al piano terra si apre sul patio esterno in teak burma "vera terrazza sul mare" circondando la piscina e instaurando una connessione visiva che allinea la stessa con il mare e il suo orizzonte. Sfruttando l'arretramento volumetrico dell'edificio, dalla linea del fronte a mare si sono ricavate ulteriori terrazze e porticati a servitù rispettivamente delle camere e della cucina. Questi aggetti segnano segnano la scansione e il ritmo dei piani dialogando in un gioco di dinamiche tensioni con le pensiline frangisole realizzate in lamiera e lamelle di legno motorizzate, creando durante il giorno continui giochi di luce e ombre. Grande attenzione è stata posta nell'utilizzo dei materiali come il teak per i serramenti, la pietra Aurisina tipica del luogo e il giallo d'Istria per i rivestimenti esterni nonchè il colore degli intonaci ricavato dalle tinte della terra carsica che ritroviamo nel volume verticale della facciata. Nel concepire gli impianti elettrici e meccanici si sono utilizzate le più moderne soluzioni tecnologiche per il risparmio di energia, come pannelli radianti e fotovoltaici posti sulla copertura piana dell'edificio invisibili dall'esterno e un sistema di domotica avanzata per il controllo delle funzioni interne.